In data 7 novembre 1928 sul diario di Virginia Woolf trovo scritto:” E questo lo scriverò per mio piacere personale…”
Io, però, per il mio piacere personale lo potrei tenere nel cassetto del mio scrittoio. Perché pubblicarlo sul blog? E, domanda prioritaria: può interessare?
La risposta al primo quesito è per dare voce al mondo di uno scrittore – pardon, scrittrice – che non appare sulle copertine di riviste e tabloid, ma che nemmeno intende rubare cinque minuti di notorietà sui social per sentirsi importante. (Ci sono su Facebook…più o meno)
Mi reputo scrittrice dedita al lavoro di scrittura e di revisione, di limatura, di ulteriore revisione e così via fino alla parola fine. Poi c’è il taglio del cordone ombelicale con questo “figlio” e tutto il lavoro che segue.
Voce agli scrittori che non sono professionisti se questo viene inteso come vivere soltanto con i proventi del proprio lavoro di scrittura, ma nemmeno dilettanti perché una carriera l’hanno costruita, con serietà e professionalità, e le pubblicazioni, le presentazioni, i firma-copie, le interviste testimoniano tale percorso.
La seconda domanda: ”Può interessare?”…beh, la rivolgo a voi assieme a un’altra: “Dal momento che non c’è soltanto la scrittura, chi si ritrova in ciò che sto scrivendo? Come pittore, scultore, fotografo, sceneggiatore, attore….”