Chi vive attaccata al passato e ai drammi che lì si sono consumati? La mente.
Chi vive con una liana lunga per ancorare a sè il futuro? A un futuro ipotetico, spesso ammantato di negatività? La mente.
Allora, chi può, al contrario, vivere nel qui e ora? La mente? Sì, se riesci a disciplinarla, a usarla, non a farti usare. Ciò che di te vive nel presente, nel qui e ora, sempre, è il tuo corpo con i suoi messaggi, sotto forma di emozioni e sensazioni. Sai, vero, che ogni sintomo che capti dal tuo corpo è un messaggio? Claudia Rainville, fondatrice della Metamedicina, lo dice chiaramente nel suo libro “Ogni sintomo è un messaggio” (Clicca qui)
Quando ti accorgi di essere ancorato al passato o al futuro, che cosa fai? Ti sei mai fermato a pensare se quella situazione ti procura gioia e benessere? Nel momento in cui ti rendi consapevole di non essere pienamente presente a ciò che stai facendo e vivendo, che cosa fai? Io ho un suggerimento: fermati, porta l’attenzione al ritmo del tuo respiro e recita:
“Sono presente a me stesso,
in questo tempo e in questo luogo”
Ripetilo fin quando stacchi dalle sensazioni negative e ti ancori al presente. Ricorda, soltanto nel presente c’è il tuo vero esistere.
Ti ricordo che sulle emozioni puoi lavorare anche con i Fiori di Bach e le consulenze sono possibili sia in presenza che online (Clicca qui)