Adesso torniamo a noi e al focus iniziale. Se, come ho detto, punto a regalarti un momento in cui tu possa evadere dalla vita quotidiana attraverso la lettura, devo catturare la tua attenzione mentre stai navigando fra le pagine di un testo. Come lo posso fare? Con una trama intrigante che affascini e invogli a girare ancora e ancora e ancora. E questo lo ottengo con la mente, cioè la seconda parte del titolo. Almeno all’inizio. Per le prime venti, trenta pagine sono io a tenere il timone, a prendere le decisioni e a scegliere quale strada devono percorrere i personaggi. Dopo, invece, prendono loro il comando, mi estromettono dal Consiglio di amministrazione e io posso soltanto proporre e attendere per sapere quali decisioni verranno accettate e quali ignorate. Certo, io rimango dietro le quinte – armata di carta e penna o computer – ma è come se la storia vivesse di vita propria. Vuoi sapere se questo mi indispone? Ti rispondo all’istante. No, assolutamente, è magia, è la prova che ciò che sto creando ha un senso e io sono sulla strada giusta.