LO SPECCHIO? Non pensare che intenda parlarti dei 101 modi per utilizzare uno specchio. Sempre ammesso che ne esistano tanti. No, qui…un passo alla volta, please!

Se pensi a uno specchio, probabilmente ti viene in mente tutte le volte in cui lo utilizzi per trucco e parrucco, oppure tutte le volte in cui vorresti nasconderlo dietro un velo prima del trucco e parrucco.

 

 

Se parliamo di specchio a chi non viene in mente quello della matrigna di Biancaneve?

“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”

E giù a massacrare la regina cattiva dicendole che in effetti Biancaneve era la migliore. Se volete fare un giretto fra le fiabe, con un pizzico di modernità e di cambiamento, guardate la serie televisiva “Once upon a time”

 

 

Un viaggio divertente e rilassante che, ho scoperto, ti può aiutare a vedere le situazioni da una prospettiva diversa.

Lo trovate qui (clicca), ma è stato acquistato anche da alcune biblioteche.

Hai già preparato il tuo diario/quaderno? No? Allora fermati un attimo, stoppa la lettura e recuperalo insieme alla migliore penna che possiedi. Una stilografica? Straordinario, vedo che stai già facendo dei passi per prenderti del tempo per te stesso. Non hai una stilografica? D’accordo, anche la penna a sfera funziona, ma con una stilo devi per forza rallentare perché se non la impugni in modo corretto, il tratto non sarà…corretto. E bello da vedere.

 

Adesso sei pronto? Inizia a riflettere su questa domanda:

“Che cosa ti fa venire in mente lo specchio?”

Prendi nota e, ormai lo sai, metti da parte.

Altra domanda:

“Quando ti guardi allo specchio, che cosa vedi?”

La risposta immediata potrebbe essere: che diamine, vedo me stesso/a. Davvero?

Oppure vedi questo

Perché te lo chiedo? Perché spesso, troppo spesso, ciò che vediamo di noi, se non siamo sinceri, è la maschera che indossiamo per far fronte alla quotidianità e a quelle che percepiamo come trappole, come insicurezze, come paure. E allora, per non soffrire, via libera alle maschere.

Vuoi provare a toglierla? Almeno provaci. Se  vuoi fare la conoscenza del te stesso autentico, beh, devi smetterla di ingannarti. Perché sì, l’unico a essere ingannato sei proprio tu, come lo sono stata io per lungo tempo e come lo sono ancora quando dimentico di essere una persona unica e speciale, l’unica in grado di portare avanti la mia vita. E LO SPECCHIO, accidenti se te lo mette davanti.

Quando scrivo, e quando tengo un corso di scrittura, per strutturare un personaggio, utilizzo immagini di persone (prese dalle riviste oppure nella vita reale attraverso uno scatto con il cellulare). Il secondo step è guardare negli occhi chi è ritratto. Sì, hai capito benissimo, anche se è stampato sulla carta, i suoi occhi mi dicono molto di lui o di lei e io ne posso prendere nota per creare una persona dallo spessore psicologico interessante.

Prova a fare l'esercizio che trovi qui sotto

Guarda negli occhi della persona la cui immagine hai scelto e prendi nota di tutto ciò che ti arriva alla mente. Non pensare, non valutare l’esattezza di ciò che stai percependo, Scrivi e stop.

 

Divertente? Prova a rileggere ciò che hai fissato sulla carta e ti renderai conto che nemmeno tu pensavi fosse possibile un esercizio simile.


Quindi, gli occhi sono una porta aperta sul mondo. Però lo sono in due direzioni. Sì, perché attraverso di essi puoi anche accedere alla tua interiorità

Questa immagine può rappresentare LO SPECCHIO per la tua interiorità?

Dove ti porta l’ indagare oltre il limite dei tuoi occhi?

Vai davanti allo specchio.

Guardati negli occhi.

Che cosa provi?

 

Una persona straordinaria, Louise Hay, ha utilizzato e fatto utilizzare LO SPECCHIO per lungo tempo, per arrivare a lavorare su quelle credenze profonde che ognuno di noi ha incamerato nel corso degli anni. Parlo di credenze negative su noi stessi, convinzioni che abbiamo introiettato, senza volerlo probabilmente, ma che adesso dirigono ogni passo che compiamo. Tu ne sai qualcosa? Sei curioso? Allora posso proseguire.

Ciò che pensi di te è importante, ma lo è ancora di più ciò che si è radicato nel tuo profondo. Tu puoi pensare di volere un’automobile nuova, ma se hai dentro la credenza di non meritarla, quella macchina non arriverà mai a te. Certo, qui sto parlando anche di Legge di Attrazione, una delle Leggi Universali delle quali parlerò in uno dei prossimi articoli.

Ritorniamo alle tue credenze profonde. Quali sono? Fermati un attimo e segnale sul tuo diario (ho deciso di non chiamarlo più quaderno, ma di dargli una connotazione più personale e importante dal momento che si tratta di uno strumento per la tua crescita personale). Stoppa un attimo, prenditi del tempo, fai qualche respiro e centrati. Se non sai che cosa significa, vai a leggere il mio Diario del Ben-essere.

 

 

Qui trovi molti spunti su cui riflettere e con cui lavorare. Si tratta di un diario che diventerà tuo attraverso tutte le pagine sulle quali puoi scrivere (Clicca sulla foto per saperne di più)

Ti sei fissato sulla carta quali sono le tue credenze limitanti? Se non l’hai fatto, tranquillo, puoi farlo più tardi, o domani, importante è non fare un passo oltre questo punto.

Ecco adesso che ritorna LO SPECCHIO, strumento che Louise Hay consiglia per chi vuole arrivare alla propria interiorità e a ciò che lì vi è di consolidato. E non sempre in positivo.

Ebbene, Louise ti invita a utilizzare LO SPECCHIO per guardarti mentre ripeti le frasi potenzianti che con il tempo possono sostituire quelle limitanti. Provare per credere. Guardati allo specchio mentre ti dici “Io vado bene così come sono” e vedi quali sono le tue reazioni. Il primo libro che ho letto di Louise Hay era: Puoi guarire la tua vita. Te lo consiglio. (Clicca qui)

 

 

Facciamo un passo avanti e, probabilmente, di lato: ti va?

Ecco una foto che vale più di mille parole!

Perseo, ci racconta la mitologia, ha tagliato la testa alla Gorgone guardando il riflesso di lei nello scudo (ed evitare così di trasformarsi in pietra). Trovi la storia su Le metamorfosi di Ovidio.

Qui non c’è uno specchio nel vero senso del termine, ma comunque una superficie riflettente. Quante volte hai visto la tua immagine riflessa nella vetrina di un negozio e hai iniziato a criticarti? Perseo, attraverso questo escamotage, ha potuto vincere. Tu come pensi di vincere? Come pensi di procedere per guardarti dentro? La tua risposta potrebbe essere:

“Non ci penso nemmeno”.

E poiché sei tu il padrone della tua vita, lo puoi fare senza problemi.

IO? Io ho iniziato a guardarmi dentro trent’anni fa, ho sbirciato nei libri di Louise Hay, poi ho iniziato a scavare, scavare, scavare. E contemporaneamente a massacrarmi. E l’ho fatto alla grande! In questo sono stata da premio Oscar. Poi, nel corso degli anni, ho anche imparato a guardarmi nello specchio e a farmi un complimento: per come mi ero vestita, truccata – poco solitamente, ma cambia comunque l’immagine – per ciò che avevo detto, fatto, per chi avevo aiutato….insomma, per me, a me! E LO SPECCHIO, te l’assicuro, ringrazia. Sì, perché ammicca, ti sorride. Lo vedi che è gratificato.

Un’immagine che spesso riporto alla mente è quella di una pozzanghera. L’acqua è densa, sporca di fango soprattutto se continuiamo a rimescolarvi dentro nella speranza di trovare ciò che di prezioso si nasconde. Senza dubbio c’è, ma non lo troveremo mai se non lasciamo che tutte le impurità sedimentino sul fondo. Ecco che, dopo, mi posso specchiare e, oltre al mio riflesso, vedere che cosa c’è di importante da recuperare. Lo stesso si può dire di te. Non continuare a mescolare, lascia ogni tanto sedimentare ciò che fai, dici, pensi e vedi dopo quello che ti si presenta allo sguardo. Questa similitudine, fra specchio e pozzanghera, è più calzante di quanto immagini. Ti guardi in uno specchio ed è come se tu avessi interposto fra te ….e te, un velo di schifezze fatte da tutto ciò che di negativo pensi, proprio sulla persona con la quale hai un rapporta che durerà una vita intera. Hai capito a chi mi riferisco? Vai davanti a uno specchio e te la presento.



Lo specchio riflette un’immagine distorta? Sfuocata?


 

 

Fai un passo alla volta. Su tuo diario hai segnato spunti di riflessione. Vuoi approfondire? Puoi portare alla luce ciò che hai nascosto, le tue paure a esempio, con l’aiuto di una pietra:

OSSIDIANA FIOCCO DI NEVE

Questa pietra porta in evidenza le tue paure, ciò che hai sepolto in fondo, ma lo fa in modo dolce grazie alle inclusioni di bianco che ti supportano in questa ricerca.

 

Se, invece, sai già quali emozioni si celano nell’oscurità, un aiuto prezioso può arrivarti da

FIORI DI BACH

 

 

Un rimedio completo, di 38 fiori, che va a lavorare su tutti gli stati d’animo.

Contattami se sei interessato a una consulenza (Clicca qui).

 

Anche oggi ecco il tuo BONUS

Con questo secondo passo, il primo è stato sulla LEGGEREZZA (Clicca qui per leggerlo), puoi fare un incontro con il te stesso profondo. Voglio però condividere con te un po’ delle mie esperienze. Per anni ho fatto e messo da parte, fatto e messo da parte, sempre senza riconoscermi nulla. Tutto ciò che realizzavo non lo capitalizzavo. Semplicemente mi sembrava di non aver creato nulla di particolare. Se guardo il mio curriculum, però, trovo corsi fatti e tenuti, libri pubblicati, competenze acquisite, obiettivi raggiunti e altri da raggiungere. Quindi almeno una piccola pacca sulla schiena me la sarei potuta dare. Ho impiegato parecchio prima di ammettere, a denti stretti per lo più, di aver fatto qualcosa di straordinario, di aver seguito le mie passioni per metterle poi nella quotidianità, al servizio degli altri.

Non fare il mio stesso errore. Mentre inizi a conoscerti nel profondo, mentre cerchi il migliore SPECCHIO con il quale scrutare nei tuoi occhi, ricordati che anche se dentro di te hai paure e insicurezze, ci sono moltissimi tesori preziosi, te l’assicuro. Quindi ringrazia anche se non sai di preciso per che cosa, ringrazia l’Universo, il Divino, per averti fornito di meraviglie. Abbracciati e amati. In questo modo il percorso sarà più dolce perché la base di partenza sarà riconoscere che in te c’è molto di più di quanto di negativo ti sta boicottando. E se è dentro di te, beh, si tratta di auto-boicottaggio. 

BUONA LETTURA.

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