Avere davanti una pagina bianca può portare emozioni, ma anche il timore di non sapere come iniziare.

„C’è qualcosa di delizioso nello scrivere le prime parole di una storia. Non sai mai dove ti porteranno.“ —  Beatrix Potter

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/beatrix-potter/

Ecco, anch’io la penso come Beatrix Potter e dal momento che so quanto possa essere difficile iniziare una storia, specialmente se dentro di noi ne abbiamo parecchie che hanno stabilito lì la loro dimora, ecco il mio regalo per l’anno nuovo: un incipit, titolo compreso!

A voi usarlo, cambiarlo, oppure lasciarlo in stand by per momenti migliori. Chi vuole può inviarmelo con il proprio nome e lo pubblicherò sul mio blog (niente volgarità o violenza, please)

AUGURI DI BUON ANNO!!!!

UN CIGNO A CAPODANNO

“Un cigno a Capodanno” chissà da dove mi era arrivato quel titolo! Accoccolata sulla poltrona adorata da nonna Matilde, mi perdevo fra le fiamme guizzanti del caminetto e l’aroma intenso della cioccolata calda all’arancia con i minuscoli marshmallow che avevo affogato nella tazza. Quelle parole erano balzate in testa, avevano gironzolato per timore di venire scacciate poi si erano radicate fino ad agguantare la mia attenzione. Avevo accostato il bordo sottile di una tazza della Villeroy & Boch decorata con stelline, fette di arancia e agrifoglio, il non plus ultra del periodo natalizio, quando un cigno candido aveva preteso di essere preso in considerazione. Il colore mi aveva spinta a guardare in direzione della finestra del salotto: neve, neve, neve. Ancora, ancora, ancora. Avevo chiesto alla mamma di mio papà, se potevo insediarmi nella sua casa in montagna e, avuto il permesso, avevo preparato i bagagli e due scatole capienti di cibo a lunga conservazione. Tutto quanto mi fosse servito di fresco lo avrei trovato nel negozio del paese, un mini market gestito da Rita, un’amica d’infanzia.

La casa, che preferivo chiamare cottage, era stata costruita agli inizi del novecento dal mio bisnonno. Legno e pietra rendevano la costruzione attualissima, soprattutto calda e accogliente dopo che nonno Anselmo aveva apportato dei miglioramenti essenziali, il riscaldamento e impianti a regola d’arte.